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Firenze 1539. Della vita istituzionale e pubblica dell´ambasciatore Averardo Serristori sappiamo molto, al contrario rimaneva alquanto sconosciuta la dimensione della vita privata e familiare. Obiettivo di questo studio è stato quello di indagare la ricca corrispondenza conservata nell´archivio di famiglia. La prima lettera (1539), che da inizio allo scambio di missive è della moglie Alessandra Antinori che rispondeva al marito con il rammarico di non averlo potuto raggiungere a Fivizzano con i figli. Nel corso degli anni 1539-1546 le missive fra i coniugi e i figli Lodovico, Camillo e Bartolomeo si intensificano a causa delle lunghe assenze del padre in missione diplomatica in Germania presso l´imperatore Carlo V. Sono queste lettere la fonte predominante ad averci consentito di ricostruire i legami tra marito e moglie, tra genitori e figli, tra fratelli, e di poter entrare nella sfera privata di una famiglia del Cinquecento di ceto medio alto. Protagonisti dell´indagine sono i componenti della famiglia Serristori con le loro ambizioni, aspirazioni, timori, speranze, scelte per questo i capitoli della tesi sono dedicati a loro.

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Nata a Perugia l´8 gennaio 1970. Laureata in Lettere nel 2000, 110 e lode; Diplomata in Archivistica presso la Scuola Vaticana nel 2003; Borsista al corso di specializzazione Settimana di studi Datini, xxxv settimana nel 2003; Dottore di ricerca in Storia Moderna, tesi "Averardo Serristori: vita privata di un ambasciatore fiorentino", 2016.

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