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Il maggior consumo di frutta e verdura, dettato dal mutamento degli stili di vita dei consumatori, ha aumentato l´interesse del settore verso i temi sulla sicurezza alimentare: sono, infatti, noti molti casi di infezione associati al consumo di frutta e verdura. L´epidemia del 2011 in Germania, causata da Escherichia coli O104:H4 è stato uno degli episodi più rilevanti. L´associazione tra consumo di germogli e infezione ha spinto la ricerca verso una tematica emergente: la presenza di patogeni umani sulle colture. Molte specie batteriche possono colonizzare i tessuti più interni, giungendo alle parti edibili e sopravvivendo, così, ai trattamenti di disinfezione. La presenza di patogeni umani sulle colture può dipendere da pratiche agronomiche scorrette (letame e/o acqua per l´irrigazione contaminati) e scarse condizioni igieniche durante la lavorazione e il confezionamento. Le principali strategie di lotta sono la prevenzione, l´impiego di metodi fisici, chimici e la lotta biologica, che sfrutta l´antagonismo microbico tra patogeni umani e microrganismi. Tali tecniche, unite alla prevenzione, forniscono un significativo contributo alla creazione di una strategia di lotta integrata.

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Nata ad Asti, ha conseguito la laurea triennale in Tecnologie alimentari presso l´Università di Torino e la laurea specialistica in Scienze e tecnologie alimentari presso l´Università degli studi di Milano. I principali interessi sono rivolti alla sicurezza microbiologica della filiera alimentare unita alla sostenibilità delle tecnologie impiegate.

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